Ogni volta che parliamo di numismatica, pensiamo fin da subito a tutte quelle monete e banconote antiche che hanno un valore collezionistico di tale importanza, per cui ad un certo punto non si può fare a meno che considerare i pezzi più prestigiosi con un’attenzione più mirata e accurata. Tra le tante banconote, in particolar modo, appartenute alla Lira se ne distingue una che ha un valore oggi che potremmo considerare a livello nominale irrisorio, ma che invece dal punto di vista numismatico balza sotto gli occhi la sua vera importanza.
Parliamo della banconota da 500 lire, la cui storia parte con il Regno d’Italia e si colloca in un tempo a metà strada tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, attraversando tutta una serie di cambiamenti nel corso del secolo scorso, fino alla totale dismissione avvenuta a ridosso tra gli anni Quaranta e Cinquanta, quando la Lira aveva cominciato un lento, ma progressivo progredire verso la fase di grande importanza e miglioramento economico.
Celeberrime sono le banconote da 500 lire con raffigurata la figura del dio romano Mercurio, ma altrettanto ricca di valore e di importanza è quella che invece riporta l’immagine di Aretusa. In ogni caso, c’è da dire che ogni versione incarna un momento storico diverso, un’evoluzione di questa speciale banconota, in grado oggi di essere particolarmente ricercate dai collezionisti più incalliti.
Fattori che influenzano la il valore di questa banconota nel 2025
Sono innumerevoli, si sa, i fattori che determinano il cambiamento di valore di una banconota, motivo per cui non tutte le banconote sono ricche di cifre esorbitanti e finiscono per diventare incredibilmente prestigiose; solo alcune infatti possono vantare, alla luce di alcuni elementi in particolar modo, quotazioni incredibili e spesso anche a tanti zeri.
Un elemento che sicuramente non è da trascurare ha a che vedere con l’anno di emissione: l’età di una banconota è fondamentale, perché si tratta di valutare anche un altro elemento interconnesso indissolubilmente, ovvero le condizioni della stessa. Se infatti siamo alla presenza di una banconota da 500 lire del primo Novecento, in uno stato di conservazione piuttosto stabile, allora questa banconota o non è stata molto usata, oppure siamo in presenza di una banconota che è apparsa subito particolare ed è stata conservata al meglio.
Mettiamo di mezzo anche la tiratura, vale a dire il numero di esemplari emessi e ancora in circolazione, che ovviamente non vale per il nostro caso, trattandosi di un pezzo appartenente alle Lire ormai non più in corso di validità. Se per un determinato anno l’emissione ha contato un numero considerevolmente più basso, è molto probabile che il valore dei pezzi che sono arrivati fino a noi integri sia piuttosto alto rispetto a quelle risalenti ad altre annate.
L’importanza della conservazione
Vogliamo focalizzarci sulla questione dello stato di conservazione, perché purtroppo è un argomento che spesso non viene tenuto in salda considerazione, pensando che non sia di così grande rilevanza, ma non è ovviamente così. Le banconote, del resto, sono realizzate con carta, quelle odierne contengono addirittura un carta cotonata in grado di resistere più a lungo rispetto al passato.
Ma in ogni caso una banconota è soggetta a maggiori mutamenti rispetto alle monete di metallo, perché la carta si può spezzare, si può strappare, si può deteriorare. Ciò significa che il collezionismo non sempre si può considerare di alto livello, ma cresce l’interesse da parte di coloro i quali vogliono davvero interessarsi a questa tipologia specifica di collezione numismatica.
Conservarle al meglio, lontano da fonti di umidità e di luce aggressiva e preservando i pezzi che appaiono fin da subito rari e preziosi è un segno di profonda conoscenza della numismatica, ma anche di grande impatto per la conservazione ottimale di pezzi unici e che possono raggiungere anche particolari valori e cifre allucinanti.
Quali sono le banconote da 500 lire più ricche di valore?
Passiamo quindi all’esemplificazione di quelle sono oggi, nel 2025, le banconote da 500 lire più ricche di valore, quelle che se le possiedi puoi davvero guadagnarci una bella sommetta o quelle sulle quali puntare se vuoi inserirle nella tua già prestigiosa collezione di banconote di un certo valore da 500 lire. Alcune di queste emissioni sono particolarmente ambite.
E ovviamente non possiamo trascurare la presenza delle 500 lire Grande C, prodotta tra il 1896 e il 1950, una delle più rare possiamo anche aggiungere, perché può oggi raggiungere addirittura i 1.500 euro di valore, se si trova in perfette condizioni. Ma non sottovalutiamo nemmeno il valore delle 500 lire Capranesi, prodotte tra il 1919 e il 1943, quindi a cavallo tra le due Guerre, che hanno valori tra 800 e 1.200 euro.
Un’altra molto prestigiosa, che comunque però vanta esemplari emessi in un arco di tempo piuttosto ristretto, ovvero tra il 1947 e il 1953, è la 500 lire Ornata di Spighe, specie se si tratta della prima serie, che però al momento, forse anche per una questione di poco interesse da parte degli stessi collezionisti, si attesta a raggiungere un valore non più alto di 600 euro a banconota.
Se oggi possiedi una di queste banconote, sei fortunato
E lo ribadiamo: sei davvero fortunato. Ma non è solo una questione di tipo economico, anche se questa può ovviamente fare una certa differenza. Queste banconote raccontano di un’epoca, non molto lontana, che sa di diverso e di un tempo in cui le cose erano diverse e andavano meglio. E’ chiaro che possederle vuol dire poter conservare parte di quel tempo.
Per averle poi al meglio, il consiglio è di conservarle stando attenti alle dovute necessità che sono proprie di queste banconote e del materiale con cui vengono prodotte. Ciò diventa indispensabile, anche alla luce delle varie difficoltà che potrebbero insorgere se una banconota di un certo valore potesse perdere in prestigio a causa di variazioni nella forma o nel contenuto.