Riforme sulla Legge 104: ecco cosa cambia, incredibile!

A partire dal 1 gennaio 2025 la Legge 104 ha subito delle modifiche, introdotte in via sperimentale dall’attuale governo. Queste novità hanno lo scopo di semplificare il riconoscimento e il supporto alle persone con disabilità e, in particolare, fanno riferimento al Decreto Legislativo numero 62 del 3 maggio 2024 per l’inclusione sociale.

Lo scopo è dunque di garantire un accesso più agevole e semplificato ai servizi riguardanti la disabilità, per favorire un approccio integrato che mette al centro la persona, superando le divisioni nell’assistenza socio-sanitaria. Le riforme sulla Legge 104 in fase sperimentale dureranno 12 mesi e coinvolgeranno nove province italiane: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.

Riforme sulla Legge 104: ecco cosa cambia

La principale novità che riguarda la riforma sulla Legge 104 nelle nove province riguarda la modifica del riconoscimento della condizione di disabilità che si allinea alle classificazioni internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, promuovendo un approccio più inclusivo e rispettoso dei diritti della persona. Dunque, non ci saranno più visite di rivedibilità e sarà introdotto il “Progetto di Vita”.

Quest’ultimo è un progetto di accompagnamento alla vita delle persone disabili che tiene conto di vari fattori come le esigenze personali, i loro obiettivi ed è volto a migliorare le condizioni personali nei vari ambienti di vita. Dal 1 gennaio 2025, i beneficiari della Legge 104 residenti nelle nove province incluse nella sperimentazione potranno ricevere un bonus mensile di 850 euro finanziato dai fondi del PNRR.

Nuovi criteri di inclusione

Le riforme sulla Legge 104 saranno implementate gradualmente fino ad arrivare a una attuazione a livello nazionale da attuarsi nel corso del 2026. Durante il 2025, nelle province in questione, saranno avviati corsi di formazione rivolti ai professionisti del settore e degli enti coinvolti, al fine di prepararli alle nuove forme di assistenza alle persone coinvolte e che riguardano i seguenti punti chiave:

  • Nuova definizione di disabilità
  • Valutazione multidimensionale
  • Progetti di Vita
  • Coordinamento tra servizi

Secondo le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si sta facendo strada una nuova definizione di disabilità, caratterizzata come una compromissione duratura che può ostacolare la piena partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri. Da ciò derivano le nuove procedure per la valutazione di base e multidimensionale della disabilità.

I professionisti dovranno essere in grado di elaborare e gestire il “Progetto di vita“, collaborando con la persona con disabilità per sviluppare un piano personalizzato che preveda le sue esigenze e aspirazioni. Per questo, le riforme sulla Legge 104 mirano a coordinare i servizi per facilitare la collaborazione tra i vari enti coinvolti e offrire un supporto integrato e completo.

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