Allerta Servizio Elettrico Nazionale: scopri le nuove tariffe delle bollette

Quando si acquista o si prende in affitto un appartamento, una delle spese da sostenere riguarda le utenze domestiche. Con il termine utenze domestiche si intendono quei servizi che sono essenziali perché la casa abbia un buon funzionamento e che consentano all’abitazione di essere fruibile per chi la abita. In altre parole, le utenze sono ciò che rende la casa effettivamente abitabile.

Si tratta, più nel dettaglio, della fornitura di luce, di acqua, di gas (se necessario), di connessione internet e anche di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La fornitura di gas non è sempre necessaria in quanto, soprattutto per quanto riguarda le abitazioni di nuova costruzione in elevata classe energetica, è sufficiente la fornitura di luce anche per alimentare gli impianti di riscaldamento e per cucinare.

Come si pagano le utenze

Le utenze, qualsiasi sia il tipo preso in considerazione, dovrebbero essere pagate, per non incorrere, ad esempio, in situazioni spiacevoli in cui viene tolta la fornitura, in maniera regolare e periodica. Le modalità di pagamento sono varie e spaziano dall’addebito diretto sul conto corrente, al pagamento con carta di credito o tramite bollettino postale.

Le forniture di utenze domestiche hanno un costo variabile in base a diversi fattori tra cui la tipologia di contratto stipulato, il consumo effettivo e la zona in cui l’abitazione si trova. Per quanto riguarda l’energia elettrica, diversi sono i fornitori e differenti sono anche le tariffe presenti sul mercato. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più.

La fornitura di energia elettrica

La fornitura di energia elettrica consente di poter illuminare le parti interne ed esterne di ogni abitazione, ma non solo… Permette anche di garantire il funzionamento di impianti e di elettrodomestici. Per questo, gioca un ruolo fondamentale per il corretto funzionamento della casa e per la sua abitabilità. Di seguito alcune caratteristiche:

  • differenze nella potenza (in Kw) del contatore
  • tariffa variabile in base al contratto
  • presenza di spese fisse

La prima differenza che si registra in termini di fornitura di energia elettrica è la differenza tra le varie potenze, espresse in kW, che possono essere fornite. La potenza viene stabilita dal proprietario dell’appartamento in base alle caratteristiche dello stesso: una casa in cui non è presente il gas, necessariamente consumerà più elettricità e quindi la quota fornita dovrà essere maggiore.

La tariffa finale che si ritrova in bolletta è costituita da una parte fissa, formata da tasse e oneri vari, e una parte variabile, stabilita da contratto. Questa può essere monoraria, ovvero prestabilita e non variabile durante l’arco della giornata, o bioraria, ovvero variabile tra giorno e notte. Attualmente, sembrerebbe che il costo medio si aggiri intorno a valori di 0,50 €/kWh.

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